Home
I Cataloghi che ho Completato

Strumentazione
ed Accessori

Realizzazioni
Osservazioni
Siti Osservativi
A.T.A.
Contatti



Herschel 400 - 4 aprile 2013 - L'avventura si è conclusa !!!





Dopo circa cinque anni, si è finalmente conclusa la mia personale esperienza di ricerca ed osservazione degli oggetti contenuti nel Catalogo di Messier, nell'Herschel 400 e negli altri tre che, come riportato più avanti, sono stati osservati parallelamente ai primi, portando così a cinque il numero di cataloghi completati:
Messier Catalogue
Herschel 400 Catalogue
Bright Object Catalogue - B.O.C. - Astroforum.nl
Finest NGC Objects - Royal Astronomical Society of Canada Catalogue - R.A.S.C.
Oltre Messier Catalogue - O.M.C. (vedi più avanti)  




Il totale degli oggetti del Cielo Profondo osservati alla data del 4 Aprile 2013 è salito a 712.
Questo numero, se pur rilevante, non sarebbe poi grande in assoluto, se non si considerasse il fatto che io risiedo nei dintorni di Roma, e che i siti migliori che ho a portata di mano non sono certo il non plus ultra dal punto di vista dell'Inquinamento Luminoso:

- ai Pratoni del Vivaro, dove ha sede l'Osservatorio "Franco Fuligni" dell'Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA), lo Sky Quality Meter  misura con difficoltà 20.0 .

- a Cervara di Roma, nell'altro sito da me facilmente raggiungibile, dove ha sede l'Osservatorio "Claudio Del Sole" gestito dall'ASTRIS/ATA, nonostante i 1.200 m di altitudine, raramente lo S.Q.M. segnala valori superiori a 20.8 .
In questa località, utilizzando il mio Dobson da 16”, spesso non riesco a tirar fuori dal cielo oggetti la cui magnitudine superi la 12a, specialmente se questi si trovano in quelle plaghe del cielo che transitano in meridiano, alzandosi poco sull'orizzonte (zona sempre maggiormente compromessa dall'Inquinamento Luminoso), come può essere per lo Scorpione e casi analoghi.
Una situazione sinceramente disperata.

Messier o … PostalMarket ???

CATALOGHI

Viviamo ormai da anni in un’epoca di Cataloghi.
Ne riceviamo di tutti i tipi, cartacei o digitali, praticamente da chiunque: dai due fogli del negozio sotto casa a quelli di centinaia di pagine, inviati da grandi aziende che reclamizzano il loro assortimento.
Il termine Catalogo è ormai quasi sinonimo di tempi moderni, della possibilità di scegliere ed ottenere, comodamente, senza muoversi da casa, quel che più ci aggrada.
Per noi che ci occupiamo di Stelle e C. questo termine risale molto più indietro nel tempo, quanto meno a Tolomeo, che nel I secolo d.C. elencò più di 1000 stelle con relativi dati, basandosi probabilmente anche sulle osservazioni fatte da Ipparco circa tre secoli prima.
Le Costellazioni erano già ben conosciute e le diverse civiltà attribuivano ai diversi asterismi i significati più vari.

Poi lungo i secoli molti altri, come Brahe, Bayer, Flamsteed e Flammarion, giusto per indicare dei nomi, hanno identificato ,raggruppato e numerato gli oggetti del cielo stellato; Messier invece, nel tentativo di aiutare se stesso ed i suoi colleghi, cacciatori di comete, ad evitare falsi avvistamenti, ci ha lasciato il primo, celebre, Catalogo di oggetti del Cielo Profondo; poi vennero gli Herschel ed il Dreyer che insieme osservarono più di 13.000 oggetti, lasciandoci  in eredità i celebri cataloghi NGC e IC.
Quanti ne abbiamo a disposizione oggi ? Tra cataloghi puramente stellari o di altri oggetti, diverse decine.
Chiunque possieda una montatura computerizzata, sa bene che anche in essa risiede un catalogo di stelle ed altri oggetti, adattato al suo sistema.

Ma, perché questo panegirico dei Cataloghi, tenuto soprattutto da un osservatore che di automatizzato non possiede nulla ?
Tenterò di illustrarne le ragioni parlando delle esperienze accumulate in questi anni.

Ogni astrofilo compie, fin dall’inizio, o pian piano lungo gli anni, delle scelte relative all’oggetto della sua passione.
C’è chi si diletta di osservazione visuale, chi di astrofotografia o, perché no, di entrambe; tutti comunque ad un certo punto devono rivolgersi la classica domanda:
Cosa osservo/fotografo stanotte?
Dato che il tempo a disposizione è sempre poco, che si deve continuamente fare i conti con il meteo, con l’inquinamento luminoso e tutte le altre limitazioni che rendono ragione all’abusato detto "per aspera ad astra", è ovvio che la domanda di cui sopra non è affatto peregrina.

A meno di accontentarsi (come direbbe U. Eco), di una costante ricapitolazione delle principali meraviglie del cielo, è necessario porsi degli obiettivi precisi.
Non che le costanti ricapitolazioni siano negative; personalmente ogni volta che cambio strumento o che entro in possesso di qualche particolare accessorio, es. il filtro OIII, faccio un bel ripasso degli oggetti Messier ed NGC/IC più belli che il nuovo acquisto può esaltare, e questo è già capitato più volte nel corso degli anni.
Però ad un certo punto si sente il bisogno di evadere dal solito riepilogo ed andare oltre.
Il che significa porsi necessariamente nuovi obiettivi.

Conclusa l’osservazione dei 110 oggetti inclusi nel Catalogo Messier, sorse per me il problema di andare alla ricerca di qualche altra proposta che fornisse una guida all’osservazione di altri ben precisi gruppi di oggetti.


B.O.C. - O.M.C. - R.A.S.C.
Ho sempre considerato positivamente il poter seguire delle linee guida; lavorare per obiettivi concreti, aiuta moltissimo; in questo l’uso di una lista, di un Catalogo, è indispensabile.
Anche perché, essendo molto distratto, ho un bisogno assoluto di riferimenti di questo genere così da non vagare invano tra le costellazioni, perdendo tempo e mal utilizzando le mie poche risorse.
Una delle proposte più interessanti in cui mi sono imbattuto è quella fornita dal Bright Objects Catalogue - B.O.C., e  contenente 111 oggetti (uno più del Messier, sarà un caso?), non compresi nel catalogo dell’astronomo francese, realizzato da un gruppo di astronomi olandesi:
http://www.astroforum.nl/astrowiki/index.php/Bright_Objects_Catalogue

Questo Catalogo ha a suo favore, come quello canadese scoperto successivamente, una caratteristica secondo me importante: non è eccessivamente lungo.
Per la mia esperienza è bene che gli obiettivi da raggiungere siano graduali e che non abbiano una scadenza troppo lontana; in caso contrario si rischia di perdere concentrazione ed entusiasmo.
Nel mentre che iniziavo la caccia ai B.O.C., feci caso anche che il bel libro di Enrico Moltisanti: “ Oltre Messier ”; è, in fin dei conti, esso stesso un Catalogo, una buona lista di 202 oggetti del Cielo Profondo da osservare.
L'ho amichevolmente chiamato Oltre Messier Catalogue - O.M.C., spero che Moltisanti non me ne voglia per questa definizione.
Il B.O.C. non contiene oggetti di M>10; la sola eccezione è NGC 1501 una NP di M=11,8.
L'O.M.C. invece si ferma subito sotto M=11.
Le due liste hanno in comune 71 oggetti per cui il totale dei nuovi oggetti da osservare sale a 242.
La stessa cosa feci, più tardi, con il il Catalogo dei Finest NGC Objects proposto dalla Royal Astronomical Society of Canada - R.A.S.C. .
http://www.rasc.ca/observing/finest-ngc-observing-certificate

Anche questo Catalogo contiene 110 oggetti NGC/IC, con una magnitudine massima di circa 11,5; stavolta l'eccezione è IC 289 una NP dichiarata di M=13,3.
In totale i Cataloghi sopra citati elencano 276 oggetti diversi.
Se da questi tre cataloghi si estrapolano gli oggetti che sono contenuti almeno in due delle tre liste, viene fuori, quando si dicono le coincidenze, una sorta di Supercatalogo che contiene a sua volta 110 oggetti !
E possibile vederlo qui in formato pdf.
Capita spesso che, nelle vicinanze di un oggetto che si sta cercando, ce ne sia qualcun altro visibile ed interessante ma non elencato; non osservarlo sarebbe assurdo!
E così, pian pianino, il numero totale degli oggetti del Cielo Profondo osservati, lievita.
Devo dire che, avendo a disposizione un telescopio con un obiettivo da 40cm, con questi 276 oggetti, più quelli limitrofi, non mi è andata troppo male; quelli più deboli o posizionati in punti critici del cielo ho sempre cercato di osservarli nelle - molto... - poche uscite che mi sono consentite ogni anno, principalmente sotto i cieli, almeno decenti, della Toscana, nelle adiacenze del Monte Amiata, dove lo S.Q.M. non segna mai valori inferiori a 21,30 e da dove mi sono tolto molte soddisfazioni.

Una delle attività accessorie che, a mio avviso, un osservatore visuale deve sempre considerare, non avendo fotografie a testimonianza del lavoro eseguito, è la registrazione scrupolosa delle proprie osservazioni.
Così ad un certo punto ho messo mano ad una sistemazione globale dei dati accumulati in tanti anni di osservazioni ed ho avuto la piacevole sorpresa di verificare che il totale generale degli oggetti annotati, era arrivato a superare i 300 !
Avrei fatto bene a fermarmi qui, ed invece, ad un certo, punto sono stato colto dalla curiosità, e dalla vanità, di verificare quanti oggetti di quelli già osservati, o comunque appartenenti ai cataloghi in via di completamento, facessero anche parte dell'Herschel 400 Catalogue.

HERSCHEL 400
Questo Catalogo, proposto dall' American Astronomical League - http://www.astroleague.org/al/obsclubs/herschel/hers400.html (si tratta di una lista di 400 oggetti del Cielo Profondo estratti dal celebre NGC), mi era già capitato tra le mani tempo addietro, ma era stato messo da parte in quanto completarlo era sembrato al di sopra delle mie possibilità.
Quando ho messo mano all'integrazione dei dati relativi agli oggetti osservati con quelli presenti nell’Herschel 400, mi sono accorto di essere già giunto quasi a metà strada.
All’improvviso il progetto stavolta mi è sembrato realizzabile, e vi ho lavorato in parallelo con gli altri tre Cataloghi, anche perché, ed era prevedibile, molti oggetti da osservare, presenti in questi ultimi, lo erano anche nell’Herschel 400.
Devo confessare che un po' mi sono pentito di questa decisione; non ho avuto il coraggio di interrompere la ricerca degli oggetti dell'Herschel 400 proprio perché la meta, tutto sommato, era vicina, ma ammetto che più volte la tentazione di farlo è stata forte.
Nel libro che illustra l’Herschel 400, e che spiega come osservarne gli oggetti, viene specificato che tutti quelli proposti sono alla portata di un riflettore da 10” utilizzato sotto un cielo suburbano, ma dato che non viene fornito un preciso riferimento in termini di S.Q.M. o di magnitudine visuale limite, questa affermazione è, ovviamente, da prendersi con le pinze.
Tra tutte le variabili già elencate all’inizio - poco tempo a disposizione, condizioni meteo, ecc. - quella che preoccupa maggiormente è la situazione dell’Inquinamento Luminoso. Una buona parte degli oggetti da osservare si presenta con una magnitudine superiore all’11a, e molti si situano tra la 12a e la 14a e le  problematiche connesse alla presenza delle luci artificiali, non sono mancate.

E poi - mi sia concesso questo piccolo sfogo! - non ci sono solamente le difficoltà di varia natura legate all'osservazione di molti oggetti!
La vera delusione è insita negli oggetti stessi:

Minuscoli Ammassi Globulari che poco differiscono da un punto sfuocato;
Nebulose Planetarie di pochi secondi d'arco che a stento si distinguono da una stella;
Sparuti ed Insignificanti Ammassi Aperti, spesso inseriti in densi campi di stelle;
Evanescenti e Fantasmatiche Galassie, quasi indistinguibili dal fondo del cielo; ecc.

Secondo me questi oggetti NON sono degni della perdita di ore di sonno, e di tutto il resto della fatica e dei costi affrontati, per poter dire: li ho visti! Per poter mettere una croce nella casella relativa del Catalogo e proseguire oltre.

OSSERVARE
Ritengo anche opportuno spendere due parole sul significato del verbo osservare.
IMHO, quando affermo di aver osservato un oggetto, intendo significare che sono riuscito a coglierne l'essenza, i tratti fondamentali e, magari dei particolari.
Troppo spesso invece, in questa ricerca, al posto del verbo: osservare, sarebbe stato molto più corretto utilizzare il verbo: percepire.
Sto cercando un oggetto, so di averlo nell'oculare grazie alle stelle di campo, ma tutto quello che vedo, se va bene, è un evanescente ed indistinto batuffolo di luce.
Molto spesso l'unica cosa che si percepisce è una sorta di presenza: spostando lentamente lo strumento, usando la visione distolta, si ha la netta sensazione che qualcosa ci sia. Si registra l'avvistamento e si passa oltre; questo si può definire: aver osservato?

INEVITABILE CONCLUSIONE
E' vero, come detto, che non ci si può limitare ad una costante ricapitolazione degli stessi oggetti, i più significativi, ma ritengo onesto avvertire chi intenda dedicarsi alla caccia di prede tanto minuscole da potersi definire quasi invisibili, di ciò che l'attende.
D'altronde il proverbio continua ad avvisare che: meglio poco ma buono!
E' l'equivalente del ragionamento della Volpe nei confronti dell'Uva? Forse.

Se avessi sopra la testa un cielo dove lo S.Q.M. misura sempre almeno 21,7 sarei qui a fare questi ragionamenti? Quasi certamente no.
Anzi punterei direttamente su obiettivi ben più ambiziosi; ma la situazione reale è quella che è, e bisogna farci i conti.
Se voglio portare avanti la mia passione per l'osservazione visuale, sarà necessario dedicarsi ad altri tipi di osservazioni, come quelle nel campo dell'Alta Risoluzione; dove l'I.L. influisce in modo meno pesante, in particolare sulla visione dei Pianeti.
Peccato che, per questo tipo di osservazioni, l'ottica del mio Dobson da 16" non sia proprio il massimo... .

QUALCHE NUMERO
Ritengo importante associare a queste riflessioni qualche numero che renda facilmente intuibile, per chi si trovasse in situazioni logistiche simili alle mie, lanciarsi in avventure come quelle descritte.

Anni di Osservazione
5
2008-2013
Notti di osservazione
44

Uscite effettuate
38

Pernotti
22
circa 1.100 € di spesa - (2013)
Km percorsi
6.300
almeno 800 € di spese complessive - (2013)
Siti Principali di Osservazione
3
vedi di seguito
Sito 1 - zone limitrofe del Monte Amiata - 430 Km A/R 10 usc.
S.Q.M. = 21.3 min
Sito 2 - Cervara di Roma (Prataglie) - 160 Km A/R
8 usc.
S.Q.M. = 21.0 max
Sito 3 - Pratoni del Vivaro (RM) - 70 Km A/R
14 usc.
S.Q.M. = 20.0 max
Altri Siti di Osservazione 6 usc.
S.Q.M. = 21.0 max

STATISTICHE SUI CATALOGHI

Catalogo
N° Oggetti Totali
N° Oggetti diversi
Bright Objects Catalogue - B.O.C. 111
276 su 423
Oltre Messier Catalogue - O.M.C. 202
Finest NGC Objects - R.A.S.C. 110
Herschel 400 400

Oggetti  B.O.C. - O.M.C. - R.A.S.C. compresi nell'Hershel400
196
Oggetti  B.O.C. - O.M.C. - R.A.S.C. NON compresi nell'Hershel400
80
Oggetti Hershel400 rimanenti
204
Oggetti Messier compresi nell'Hershel400 16
Solo oggetti Hershel400 osservati 188
Altri oggetti Messier osservati

94
Totale oggetti osservati in questi cinque cataloghi
574
Altri oggetti osservati

138
Totale oggetti osservati (al 4 aprile 2013)
712